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Snaidero
Design è un termine che significa, ad un tempo, "disegno" e "progetto". E per Snaidero, infatti, fare design significa tratteggiare, prima, e sviluppare,dopo, un pensiero compiuto sul mondo ma più in particolare sulla "cucina" intesa come spazio vitale.
La Snaidero nasce nel 1946 quando Rino Snaidero decide di aprire il suo primo laboratorio per la produzione di mobili, sicuro della crescente domanda alimentata dalla ricostruzione del secondo dopoguerra. A partire dal anni ‘60 iniziò la collaborazione con alcuni dei più bei nomi della progettazione Made in Italy.
Tra le diverse collaborazioni merita una citazione quella con l’architetto Forchiassin, autore nel 1968 di Spazio Vivo che viene esposta al Moma Museo d’Arte Moderna, di New York, il designer Massimo Iosa Ghini per la progettazione di cucine di grande impatto come a Snaidero Kelly, Snaidero Heritage, Snaidero Gioconda e la Snaidero Frame e Pinifarina che ha disegnato per Snaidero l'iconica Cucina Ola.
Con un atteggiamento dinamico e di piena consapevolezza culturale, capace anche di investire l'intero processo delle attività aziendali: la produzione, come la distribuzione delle risorse ed il rapporto con il Cliente, Snaidero si distingue per la sua fortissima aspirazione concreta a contribuire a creare un equilibrio capace di coinvolgere entrambi i soggetti, il produttore ed il consumatore.
Entrambi intesi, però, sotto l'unica accezione a parere di Snaidero oggi possibile, quella di essere umano, ora più che mai al centro di ogni prospettiva concettuale e progettuale. Tutto ruota intorno alla persona, ai suoi pensieri, al suo modo di vedere le cose. Snaidero progetta prodotti responsabili in modo responsabile, in relazione alle diverse attitudini.